“Cristiana Oliveira in the title role is brilliant, both in terms of singing and acting. Present in the delicate pianissimo of despair as well as in the powerful forte of rebellion. Aida's almost leitmotif-recurring evocation of the fields of her Ethiopian homeland are among the musical highlights. Her self-denying “mai piu” allows the tumultuous events to calm down. The oboe cantilena draws attention to the woodwinds of the Mozarteum Orchestra, which are as always brilliant.”
http://www.drehpunktkultur.at/index.php/auf-den-buehnen/musiktheater-tanz/17297-blutopfer-und-avatar
“The lead singer is a stroke of luck.
The Portuguese was able to bring her beautiful soprano qualities to bear, especially in the high register, but she also gave her voice the necessary bite in the dramatic moments in the middle range. She also appealed as an agile and agile actress.”
“The Portuguese Cristiana Oliveira, who has already won several important prizes, shone as the engaging Aida with an intensive, concise soprano, a lot of empathy and good facial expressions”
“Christiana Oliviera effortlessly fills the Felsenreitschule with her soft, expressive soprano.”
“Cristiana Oliveira lets her lyrically grounded, relaxed Aida soprano conquer the room”
“Aida, portrayed with a stirring presence and strong voice by Cristiana Oliveira”
https://www.sn.at/salzburg/kultur/game-over-heldentodes-148084843#login
Cristiana Oliviera in a tight leather outfit impresses as the brilliant title heroine with empathy, a dramatic attack but also a sensitive piano and effortlessly fills the large room of the Felsenreitschule with her expressive soprano.
“Soprano Cristiana Oliveira is in a class of her own. As Aida, she appears to be firmly saddled from bar one, despite the wild hustle and bustle all around her. Brilliant!”
Cristiana Oliveira - Opera Singer
“Il trovatore (written in 1853) is often thought of as the last bel canto opera, for Verdi’s style changed substantially with his next opera, La traviata, written in the same year. The noblewoman Leonora is a bel canto role, full of ornamentations, requiring a masterful technique. The problem lies in the ideal voice for this role. Many think of a spinto or even a dramatic soprano as the voice most suited for Leonora. However, this role requires more agility than Verdi’s spinto roles. Often coloraturas have portrayed this tragic heroine with mixed results, as most are too lightweight for such a tragic role. The ideal Leonora must be a first‑rate lyric soprano capable of fulfilling the role’s demands.
Portuguese soprano Cristiana Oliveira’s revelatory take on Leonora wanted nothing, thanks to her gorgeous lyric soprano and her impeccable technique, and her dark, distinct timbre added gravitas to the tragic role. Gifted with a compelling stage presence, Oliveira is the ideal Leonora. Her rendition of Act IV’s “D’amor sull’ali rosee” was the evening’s highlight, so movingly nuanced was her interpretation. Thunderous applause followed.”
São Carlos
Cristiana Oliveira - Opera Singer
“…die Sopranistin Cristiana Oliveira als Luisa, welcher der Liebs-/Lebensatem genommen wird. Oliveira gestaltet die weit gespannte Wandlungsfähigkeit vom naiven Dorfmädchen bis zur zu Tode gedemütigten Liebenden mit in allen Registern ausbalanciertem Timbre vom Pianissimo bis ins erschütternde Fortissimo.“
”...Il ruolo di Maddalena di Coigny, l’emblema di un “Amore” che può tener testa e superare quello che il protagonista sente di provare per la sua “Patria”, è stato interpretato da Cristiana Oliveira. Un soprano che è anche un’ottima attrice con una voce così potente, e perfettamente bilanciata negli slanci che la portano agli acuti, da riempire il teatro con un’emissione vocale chiara e forte. Senza scivolare mai in striduli suoni Maddalena sceglie di morire con il suo poeta; anche tutto il suo mondo sta per essere reciso da un lampo di ghigliottina....”
“Ihr Deutschland-Debüt gibt Cristiana Oliveira, Foto unten, als Leonora. Ihre Liebe wird zur Gegenmacht, die sich über alles erhebt, die sich dem herzlosen Monster hingibt, um das Leben ihres inhaftierten Geliebten zu retten. Anrührend, mit jubilierenden Höhen, findet sie mit ihrem außergewöhnlichen Timbre wunderschöne Farben der Sehnsucht.”
“Cristiana Oliveiras Leonora erweist sich als eine solche Erscheinung bei ihrem Deutschland-Debüt – und als geradezu beglückend lebendig in der Verbindung von Wärme des Ausdrucks und Höhenglanz.”
“…Cristiana Oliveira affirme une rigueur musicale et une franchise irréprochable, avec un aigu assuré, de superbes piani dans le célèbre « Vissi d’arte », et un parlandoexpressif dans le final du II. Sa Floria Tosca force le respect…”
“Sonorità come velluto ,per sentimenti che attraversano le nostre vite ...” Scelta scenica inizialmente minimalista, un secondo atto con policromie da pittura fauvista, con un rosso fiammeggiante dei vestiti, e rosse le scale, mentre la disposizione dei tavolini erano come i dipinti di Paul Klee (nella disposizione, come rettangoli e quadrati). Un terzo atto decisamente contemporaneo con la linea di mare di Piero Guccione e a seguire, man mano che il dramma dell’addio si andava compiendo, con il monocromo rosso di Claudio Olivieri, fino a diventare rosso cupo e infine molto più scuro. Particolarmente felice il secondo , quello del ballo al Caffè Bullier, in cui la regia di Gianluigi Gelmetti ha disposto una massa corale guidata magistralmente e caratterizzata da bellissimi abiti dai colori bruniti, violacei, rossastri. Momento questo, di grande respiro teatrale, che con il trascinante concertato finale dilata i sognanti dialoghi del I atto in casa di Magda, dominati dalla presenza del pianoforte:ma, si sa, “La rondine” è un’opera tendenzialmente di pochi personaggi e in questa rappresentazione si sono tutti mossi con grande eleganza e scioltezza, come la fragile vicenda quasi oprettistica richiede. La protagonista del title-role ha tratteggiato la tenera e sentimentale figura di Mgda con straordinaria varietà d’accenti (soprattutto raffinate le sue mezze voci): a partire dalle prime romanze del primo atto (“ Ore dolci e divine” e “Chi il bel sogno di Doretta”), rimaste famose, al finale dell’opera in cui è costretta ad abbandonare Ruggero (ed il regista la pone sullo sfondo cupo a intonare un lungo acuto filato.) Lisetta è stata inantevole e brillante, incarnando perfettamente il ruolo della leggera cameriera, ancora una soubrete come la sua “compagna” Musetta., con una calda enfasi amorosa Ruggero (due voci eccellenti, la sua e quella di Magda). Corrette e convincenti le altre figure della compagnia.